Il Real Madrid di Carlo Ancelotti si è classificato per la finale di Champions League firmando una partita memorabile a Monaco di Baviera, una di quelle notti che rimangono impresse per sempre nella mente e nel cuore dei tifosi.
Dopo aver vinto per 1-0 la sfida dell’andata al Santiago Bernabéu, i blancos espugnarono l’Allianz Arena dando una lezione di calcio (0-4) al campione in carica della massima competizione europea. Ancelotti, il giorno prima del match, aveva avvisato che la sua squadra non sarebbe scesa in campo a difendere bensì a segnare. E al sedicesimo minuto aveva già aperto le danze con la rete di Sergio Ramos, un gol che spianò la strada alla goleada blanca grazie alla doppietta del difensore andaluso e di Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese con 16 gol si è così convertito nel massimo goleador in una sola stagione di Champions.
Una vittoria epica che ha permesso al Real Madrid di approdare, dopo 12 anni, alla finale della competizione più desiderata. Per farlo ha dovuto conquistare la sua prima vittoria nel capoluogo bavarese, una sensazione non nuova per Carlo Ancelotti, tecnico che in tutta la sua carriera non ha mai perso contro il Bayern. L’italiano può così disputare la sua quarta finale di Champions League come allenatore, competizione che vinse anche da calciatore.
Per rendersi meglio conto della grandezza dell’incontro, è importante ricordare che si tratta della più pesante sconfitta sofferta in casa dal Bayern Monaco nelle competizioni europee.
Dopo tre semifinali consecutive è arrivato il successo tanto atteso, al primo anno di Carlo Ancelotti sulla panchina la squadra blanca si è qualificata per la finalissima europea nel migliore dei modi.
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