Carlo Ancelotti

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Appoggio incondizionato alla Fondazione Borgonovo

Stefano Borgonovo, compagno e amico dai tempi del glorioso Milan di Arrigo Sacchi, è stato una delle persone più importanti nella vita di Carlo Ancelotti. La morte avvenuta a giugno 2013 di Stefano - vittima della tristemente nota malattia degenerativa SLA (sclerosi laterale amiotrofica) – è stata un duro colpo per l’allenatore italiano. “Era un gran amico, una grandissima persona. Mi faceva ridere e amava il calcio tanto come amava la vita… mi manca moltissimo”, ha confessato emozionato Ancelotti. Attraverso la Fondazione Borgonovo il tecnico italiano è desideroso di aiutare tutte quelle persone che soffrono della stessa malattia di Stefano.

Ancelotti vuole sfruttare la fama che il suo nome ha nel mondo del calcio per aiutare gli altri. Un obiettivo che crede giusto e necessario: “Appoggio incondizionatamente la Fondazione Borgonovo per garantire che il suo messaggio arrivi a tutto il mondo. Mi sento molto indentificato con i valori che rappresenta e con il suo messaggio, per questo voglio che arrivi non solo in Italia, ma in tutto il mondo”.

L’appoggio alla Fondazione da parte di Ancelotti è sempre stato molto attivo. Tanto che i profitti guadagnati dalla vendita della sua biografia pubblicata in Italia nel 2010 è stata destinata alla Fondazione di Stefano Borgonovo con l’obiettivo di poter fare dei passi in avanti nella ricerca di una possibile cura della SLA. Una malattia che ha già strappato alla vita, tra gli altri, 39 calciatori italiani.

Il 27 di giugno scorso, giorno in cui morì Borgonovo, Ancelotti pubblicò un messaggio: “Grazie per l’esempio che hai dato a tutti noi. Addio Stefano, amico mio”.

fondazionestefanoborgonovo.it

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