Ci sono partite che passano alla storia come se si trattasse di un titolo vinto. Partite in cui la forma interessa tanto quanto il risultato. La brillante e perentoria vittoria del Real Madrid all’Allianz Arena di Monaco di Baviera nelle semifinali di Champions League di fronte all’altisonante Bayern di Pep Guardiola è una di quelle. Aldilà del risultato finale (0-4) impressiona il modo in cui è stata ottenuta una goleada simile. Il calcio mostrato dalla squadra blanca ha generato moltissimi elogi, incoronando Carlo Ancelotti come il grande artefice di una delle partite più importanti della storia del club.
Le parole di una figura importante come Vicente Del Bosque - allenatore che ha guidato il Real Madrid alla conquista delle sue ultime due Coppe Campioni e la nazionale spagnola a celebrare un Mondiale e un Europeo – ha reso onore al lavoro di Ancelotti: “È stata una dimostrazione del lavoro di Ancelotti al Real Madrid. Oltre a saper mantenere buone relazioni grazie alla sua cordialità, ha gestito uno spogliatoio difficile. Ha costruito la squadra poco a poco e comincia a raccogliere i risultati. Credo che Carlo abbia arricchito il calcio”.
Sulla stessa linea si è espresso il suo collega c.t. della nazionale italiana Cesare Prandelli, che ha sottolineato l’eccellente lavoro del suo compatriota Carlo Ancelotti: “ha vinto dappertutto e non è un caso. Per me gioca un buon calcio che è fonte d’ispirazione. È un grande allenatore”. Anche Arrigo Sacchi ha detto la sua: “Ancelotti è un grandissimo allenatore e non solo per la partita di Monaco. Ha fatto sì che il Real Madrid giochi un calcio bello e funzionale. Con lui arriveranno molti titoli, ha dimostrato in tutte le squadre che è un allenatore grande e vincente”.
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